La rocca di Dozza, antica fortezza perfettamente restaurata, ben gestita dall’amministrazione comunale alla quale appartiene dal 1960, e riconosciuta come “Museo di qualità” dalla regione Emilia Romagna dal 2006, ha ospitato la tornata del 24 settembre 2022 del Tribunato di Romagna. Il Primo Tribuno, Giordano Zinzani, ha dato il via agli interventi ricordando che quest’anno cade il centenario della nascita di Lorenzo Cappelli (2 giugno 1922), a lungo guida del Tribunato, Deputato e Senatore e sindaco di Sarsina per 54 anni col record nazionale di 12 mandati.
Ha poi parlato di Alteo Dolcini, il cui Fondo, consistente in libri, documenti, fotografie che ne riassumono l’impegno per la valorizzazione e la diffusione del patrimonio culturale romagnolo e delle produzioni locali artistiche, come la ceramica, o enogastronomiche, è stato donato alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna da parte dei figli e della Fondazione Alteo Dolcini.
Ha quindi preso la parola il sindaco di Dozza, Luca Albertazzi, con un intervento di grande interesse nel quale ha spiegato come essere a capo di una comunità di confine, come Dozza, sia motivo d’orgoglio ma anche una grande responsabilità.
A seguire, la nomina dei nuovi Tribuni: Giovanni Albertini, già docente dell’Istituto Tecnico Agrario di Imola e attualmente imprenditore agricolo, Alessandra Castellini, professoressa associata del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna e il già citato sindaco di Dozza, Luca Albertazzi.
Al termine dell’incapparrellamento dei nuovi Tribuni si è svolto il tema della tornata: “La figura di un illustre Romagnolo dell’800: Giuseppe Scarabelli”. Francesco Mariani già docente all’Istituto di Agraria Scarabelli di Imola ha illustrato “L’uomo Scarabelli”. Carlo Pirazzoli, dell’Università di Bologna ha relazionato su “Scarabelli scienziato”, infine Roberto Rinaldi Ceroni, anch’egli già docente all’Istituto di Agraria Scarabelli di Imola, ha curato l’argomento “Scarabelli e il colera”.
Al termine della tornata, i Tribuni hanno potuto usufruire di un’interessantissima visita guidata alla rocca di Dozza e nel pomeriggio sono stati accompagnati in una seconda visita guidata, questa volta al “Muro Dipinto”, un vero e proprio museo d’arte a cielo aperto che per Dozza è motivo d’attrazione e di vanto.